L' epicondilite, anche detta "gomito del tennista", è una patologia che interessa l'inserzione sul gomito dei muscoli dell'avambraccio. Questi muscoli consentono il piegamento del gomito (in avanti e indietro), la sua rotazione ed il piegamento indietro delle dita e del polso.
Le cause: attenzione ai movimenti banali!
In genere si manifesta in seguito ai classici traumi ripetuti nel tempo, tipici di chi gioca a tennis o esegue lavori manuali ripetuti o troppo intensi: uso del martello, trapani elettriciecc. Più subdoli sono invece i micro traumi, che passano inosservati ma determinano spesso questa fastidiosa patologia: il pianoforte, il computer, l' uso del cacciaviti, le vibrazioni della moto ecc. Tutto ciò determina un eccessivo utilizzo dei muscoli estensori delle dita e del polso, i cui tendini si agganciano, appunto, sul gomito.
Non va trascurato infine che molte epicondiliti senza cause traumatiche possono essere la conseguenza di problemi cervicali!
I sintomi
Il sintono principale è il dolore spontaneo, che aumenta molto in seguito alla pressione sulla zona del gomito.Talvolta il dolore tende ad irradiarsi sull'avambraccio, rendendo difficili anche le attività quotidiane. Se il dolore si manifesta soprattutto sulla faccia esterna del gomito, si parla di epicondilite, se si manifesta sulla faccia interna, si parla di epitrocleite. A volte sono interessate entrambi le zone: epicondilo-epitrocleite.
Epicondilite: dolore nel servizio e sui colpi di rovescio.
Epitrocleite: dolori nelcolpo di diritto
All’inizio il dolore si manifesta solo con taluni movimenti. Nell’epitrocleite si desta il dolore quando si pone resistenza allo spostamento del gomito verso l’interno. Sia nell’epicondilite che nell’epitrocleite si suscita dolore quando si impedisce il movimento di chiusura del gomito. In seguito il dolore diviene continuo, disturbando il riposo notturno e limitando la vita quotidiana poiché si risveglia con movimenti banali per esempio afferrando una bottiglia, lavandosi i denti o stringendo la mano.
Cosa fare
1- Ai primi accenni di dolore consigliamo di rivolgersi allo specialista. L’epicondilite è una di quelle patologie che vanno trattate tempestivamente. Se si lascia passare il tempo, già dopo 15 giorni il disturbo diviene cronico e i tempi di guarigione si allungano.
2- Riposo e ghiaccio per prima cosa: 15-20 minuti più volte al giorno.
3- Applicare una fascia sull’avambraccio per mettere a riposo i muscoli estensori, riducendo così la tensione sul gomito.
4- Iniziare al più presto un trattamento di agopuntura: intervenendo subito si può risolvere tutto con 1-3 applicazioni. Nei casi già cronicizzati, l’agopuntura risolve il problema ma il numero di applicazioni diviene maggiore (5-10).
Cosa non fare
1- Aspettare che il dolore si risolva spontaneamente.
2- Prendere farmaci anti infiammatori per bocca o locali (non servono a niente!).
3- Sforzare il braccio (portando pesi, andando in palestra ecc), anche se a volte può sembrare che il movimento "sciolga" il dolore.
4- Sottoporsi ad infiltrazioni di cortisone: l'articolazione del gomito è molto delicata e questo farmaco fa degenerare le strutture tendinee e muscolari della zona, facilitando l'insorgenza di calcificazioni.
5- La fisioterapia, fatta "alle leggera", il più della volte fà aumentare l'infiammazione, favorendo la cronicizzazione del problema