La tiroide è una piccola ghiandola a forma di farfalla.
Si trova nella parte anteriore del collo, proprio al di sotto del pomo d'Adamo.
Ha due lobi collegati da un sottile istmo. Ogni lobo è lungo circa 4 centimetri ed è largo 1-2 centimetri.
La tiroide ha un ruolo importante nel controllo del metabolismo, cioè di tutte le funzioni del corpo.
Per questa ragione quando funziona troppo o poco si accusano disturbi nei più svariati settori dell'organismo.
Come funziona La tiroide produce degli ormoni specifici, la T4 (tetra-iodotironina) e la T3 (tri-iodotironina): sostanze contenenti iodio, che viaggiano nel sangue per raggiungere tutti gli organi.
Sono gli ormoni tiroidei a dire all'organismo quanto veloce deve lavorare e come deve usare la sua energia.
Essi inoltre hanno un ruolo fondamentale nella crescita e nello sviluppo degli organi: regolano la velocità dei battiti del cuore, il livello di colesterolo, il peso corporeo, la forza muscolare, le condizioni della pelle, la vista, il ritmo delle mestruazioni, lo stato mentale e tante altre funzioni.
Lo iodio è un elemento essenziale per la produzione degli ormoni tiroidei: proviene dall'acqua che beviamo e dai cibi che mangiamo.
E' importante quindi che lo iodio sia presente in quantità sufficiente nella nostra alimentazione. Una carenza di iodio determina un malfunzionamento della tiroide e la tendenza al gozzo.
SE FUNZIONA TROPPO
nervosismo
tachicardia
tremori
aumento della temperatura del corpo
perdita di peso
dolori e disturbi mestruali
insonnia
coliti
spasmi muscolari
esoftalmo (protrusione dei bulbi oculari)
SE FUNZIONA POCO
intolleranza al freddo
cute fredda, secca e anelastica
ingrossamento della lingua
calo di memoria
calo dell'umore, deconcentrazione
caduta dei capelli
flusso mestruale scarso a volte amenorrea
stitichezza
aumento del peso
aumento del colesterolo
stanchezza, sonnolenza
diminuzione della libido
ritensione idrica
anemia
Pochi sanno che...
una delle indicazioni più importanti dell'agopuntura concerne proprio la la tiroide.
Questa particolare sensibilità è probabilmente dovuta a due fattori:
1) è una ghiandola molto superficiale
2) è ricca di vasi e terminazioni nervose
Tutti elementi che la rendono "recettiva" all'effetto elettrico degli aghi.
A riprova di ciò, quando si applicano degli aghi intorno ad una tiroide che funziona troppo (ipertiroidismo) sulla pelle del collo si forma un alone rosso persistente a forma di "farfalla" che riproduce esattamente la forma della ghiandola tiroidea!
1 - eccessiva funzione 2 - scarsa funzione
3 - funzione normale
1 - notate il marcato arrossamento della pelle sopra la tiroide, a forma di "farfalla".
2 - notate la pressochè assenza di reazione della pelle agli aghi.
3 - un tenue arrossamento cutaneo in questa zona, è indice di un funzionamento normale della tiroide.
Le indicazioni dell'agopuntura
Possiamo trattare con l'agopuntura sia gli ipertiroidismi che gli ipotiroidismi di media entità, ovvero tanto le tiroidi che funzionano troppo quanto quelle che funzionano poco. Ottimi sono gli effetti sulle tiroiditi e su quelle autoimmuni, come la tiroidite di Hashimoto.
Esulano dalle indicazioni:
1) i noduli tiroidei, "freddi" o "caldi" che siano
2) il gozzo tiroideo
3) il mixedema( ipotiroidismo di grado elevato)
4) i tumori della tiroide
Tutte le altre patologie rispondono perfettamente al trattamento attraverso l'agopuntura.
Negli ipertiroidismi i risultati sono molto rapidi, con diminuzione quasi immediata dei disturbi. La normalizzazione dei dosaggi ormonali si osserva dopo circa un mese dall'inizio del trattamento.
L'esoftalmo è dovuto ad un aumento di tessuto connettivo dietro i globi oculari che tendono a divenire sporgenti. Se l'esoftalmo è di grado lieve e recente può regredire, altrimenti rimane definitivamente anche una volta guarita la tiroide.
Negli ipotiroidismi il miglioramento è più lento e si lo può apprezzare a partire dalla quarta seduta.
Tra i primi benefici che si osservano la diminuzione del senso di freddo e dell'astenia.
Numero e frequenza delle applicazioni
Servono in media 3-5 sedute per gli ipertiroidismi e 5-7 per gli ipotiroidismi.
Si pratica una seduta ogni 7-8 giorni, mai sedute troppo ravvicinate e mai durante le mestruazioni!
Controllo degli esami
Prescriviamo i dosaggi degli ormoni tiroidei prima di iniziare il trattamento. Secondo controllo due settimane dopo la fine del ciclo di terapie.
Se tutti i valori si sono normalizzati sospendiamo il trattamento.
Se invece il miglioramento è solo parziale facciamo dei trattamenti di richiamo. Questi consistono in tre o quattro sedute distanziate 15 giorni l'una dall'altra, dopo di che ricontrolliamo i dosaggi ormonali, che nella stragrande maggioranza dei casi risulteranno normalizzati.
E' un trattamento rischioso?
Intervenire in questo settore vuol dire fare agopuntura di alto livello, perché si vanno a dare stimoli molto potenti e mirati in un sistema estremamente delicato, recettivo e complesso. Pertanto questa terapeutica non è affatto esente da rischi se affidata a mani non esperte.
Non solo, se il medico non sa "gestire" il trattamento ed esagera con il numero di sedute può portare un paziente ipertiroideo nella condizione di ipotiroidismo conclamato o viceversa.
Resta però il fatto che l'agopuntura, se ben effettuata, è assolutamente esente da effetti collaterali e può guarire in maniera completa e stabile il malato senza fare uso di farmaci.
Il grosso problema dei nostri giorni...
non è tanto la patologia tiroidea, anche se notevolmente aumentata negli ultimi 15 anni, ma il comportamento della medicina ufficiale in tutto il mondo. Ci riferiamo all'uso indiscriminato degli estratti di tiroide che sta creando un vero mondo di farmaco-dipendenti, senza nessuna ragione clinica! Saremo più chiari.
Molte persone che accusano un deficit di funzionalità tiroidea anche modesto, senza avere noduli o altro tipo di lesioni, vengono trattati con gli estratti di tiroide o con ormoni di sintesi. Questo è un comportamento scriteriato per due ragioni:
1) se la tiroide funziona poco, e vengono dati gli ormoni in sostituzione, la ghiandola continuerà a lavorare poco e sempre di meno, fino all'atrofia: ciò perché il cervello, dal momento che segnala una normale concentrazione di ormoni circolanti, smetterà di sollecitare la ghiandola a funzionare e questa si atrofizzerà
2) ne deriva che col tempo bisognerà aumentare sempre di più il dosaggio degli ormoni: si giunge così all'impossibilità di sospendere la terapia, una volta che la ghiandola si è atrofizzata, e alla necessità di una terapia a vita!
Vediamo sempre più spesso giovani donne alle quali è stata prescritta la terapia ormonale senza ragioni valide e che, se non si interviene in tempo, andranno ad incrementare la già vasta popolazione dei farmaco-dipendenti. Siamo stati molto espliciti a denunciare questa "tendenza" perché è alquanto pericolosa. Non vogliamo dire che tutti i medici si comportano in tal modo ma, purtroppo, l'esperienza quotidiana ci mostra che questa tendenza è sempre più diffusa.
La terapia sostitutiva va effettuata quando è necessaria, mai diversamente! Non capiamo come mai si sia dimenticato che lo iodio è il miglior modo per stimolare una tiroide "pigra"! Un tempo lo iodio era la sola terapia a disposizione ed era ovviamente insufficiente a curare tutte le forme di ipotiroidismo.
Adesso si esagera al contrario perché il comportamento di fronte ad una tiroide pigra sta diventando il seguente: se la ghiandola è pigra, mettiamola a riposo...!!!