Il mal di testa (o cefalea) é una malattia di rilevante interesse sociale:
- la maggior parte degli attacchi è infatti disabilitante ed il costo delle giornate di lavoro perse ogni anno nei paesi occidentali ammonta a diverse migliaia di miliardi;
- per non parlare del condizionamento sulla "qualità della vita" di chi ne soffre: molte persone accusano attacchi con incidenza settimanale o con più crisi la settimana, attacchi che possono durare poche ore ma anche più di giorni. In altre parole, molte persone trascorrono mesi della loro vita a letto o costrette a rimanere in casa nel corso degli anni;
- e, non per ultimo, le conseguenze negative per la salute, causate dall'uso abituale dei farmaci anti emicranici.
Si calcola infatti che circa il 10% della popolazione generale soffra di emicrania che è più diffusa tra le donne (15%) rispetto agli uomini (6%).
Si è, inoltre, dimostrato che vi è una predisposizione genetica e che i figli di persone sofferenti di emicrania hanno un rischio di circa 2 volte superiore di soffrire delle stessa malattia, rispetto agli altri.
L'IHS (International Headache Society) ha classificato ben tredici tipi di cefalee, suddividendole in due categorie: primarie e secondarie.
Le cefalee primarie sono vere malattie e non hanno una causa specifica che ne giustifichi l'insorgere.
Appartengono a questo gruppo:
- emicrania,
- la cefalea tensiva,
- la cefalea a grappolo,
- cefalee non associate a lesioni strutturali, ma innescate da vari, e spesso insospettabili, fattori.
Le cefalee secondarie, invece, sono scatenate da cause diverse da quelle del mal di testa e possono essere sintomo di altre malattie, come:
- traumi cranici;
- malattie o disfunzioni dei vasi sanguigni della circolazione celebrale;
- malattie del cervello o delle strutture circostanti, come tumori o meningiti;
- assunzione o sospensione di sostanze, come alcool, caffeina, oppiacei;
- infezioni virali o batteriche;
- diabete o malattie renali;
- dolori facciali legati a patologie del cranio, del collo, delle orecchie, del naso, dei denti, della bocca;
- nevriti e nevralgie del cranio .
Ma tutte le cefalee secondarie hanno una causa specifica e curando il problema di fondo si risolve la cefalea.
In questo articolo ci occuperemo invece solo delle cefalee primarie, dove le cause sono tutt'altro che conosciute.
L'EMICRANIA
Che cos'è
Come indica il suo nome, l'emicrania è quella forma di mal di testa caratterizzata da un dolore intenso e ricorrente che coinvolge, generalmente, un solo lato della testa.
È un tipo di cefalea ciclica, in genere piuttosto acuta. Tuttavia oggi si parla di "emicrania" anche quando il dolore interessa tutti e due i lati della testa, o anche se inizia in un lato e poi si estende a tutta la testa.
Come si manifesta.
Si distinguono due tipi di emicrania: l'emicrania con aura e l'emicrania senza aura.
L' aura è quella sensazione caratteristica che precede puntualmente la crisi:
- disturbi visivi (scintillii, lampi di luce, distorsioni delle immagini, alterazione dei colori ecc);
- sensazioni olfattive;
- sensazione di formicolii in un lato del corpo
Il dolore esordisce in maniera lenta e si trasforma poi in in pulsante, arrivando a coinvolgere tutta la testa. L'attacco di emicrania può essere associato a vari disturbi quali nausea, inappetenza, intolleranza al rumore (fonofobia) e alla luce (fotofobia), brividi, pallore e vomito, diarrea.
Caratteristica degli attacchi emicranici è quella di essere ricorrenti e di presentarsi con una frequenza molto variabile (da pochi episodi in un anno ad attacchi 2-3 volte alla settimana).
A differenza della cefalea tensiva, il dolore da emicrania si intensifica con il movimento, rendendo impossibile lo svolgimento delle abituali attività quotidiane.
Il tre per cento dei bambini soffre di emicrania! L'agopuntura può risolvere definitivamente il loro problema, evitando che diventino degli "emicranici" da adulti.
I fattori scatenanti
sono molteplici ma attenzione a non interpretarli come "cause" della cefalea!
- Cambiamenti ambientali bruschi, come il caldo o il freddo intensi, una luce violenta che abbaglia o un rumore troppo forte, possono provocare un attacco di cefalea.
- Dopo aver dormito poco la notte o, viceversa, se si ha dormito più del solito.
- Dopo un periodo di intenso stress: diciamo "dopo" e non "durante" lo stress.
Ad esempio chi è sottoposto ad una tensione emotiva improvvisa dovuta a problemi importanti da affrontare, subisce un forte carico di stress e quasi mai accusa l'emicrania. Quando però tutto si è felicemente risolto, l'organismo si distende ed ecco riapparire l'emicrania, più intensa e frequente che mai!
- Saltare un pasto, ritardarlo troppo, oppure, al contrario, fare un pasto troppo abbondante può scatenare una crisi di emicrania. Chi si ferma é perduto ovvero...la cefalea del fine settimana...
Specialmente chi è sottoposto a ritmi di vita frenetici, tende ad avere la crisi quando "rallenta", ovvero nel week end oppure nei primi giorni delle vacanze estive...
Alimenti
Spesso la crisi di emicrania viene scatenata dall'assunzione di determinati alimenti come il cioccolato, i formaggi, gli agrumi, gli alcolici (soprattutto i vini rossi), il pesce affumicato, i crostacei, le banane, salumi insaccati.
In questi casi l'emicrania, può comparire anche a distanza di ore dall'ingestione dell'alimento incriminato e sembra dovuta ad una particolare sostanza (istamina) di cui questi alimenti sono particolarmente ricchi.
- Il flusso mestruale, essendo un "cambiamento" dell''ambiente ormonale, é in grado di scatenare una cefalea. Esistono poi, anche se più rare, cefalee mestruali vere Esse scompaiono quasi sempre con la menopausa o durante la gravidanza.
La "cefalea a grappolo"
E' un' emicrania che si presenta con attacchi ricorrenti, in serie ("grappoli"), che durano a lungo (4-8 settimane) per poi scomparire per mesi, anni o anche per sempre. Il dolore colpisce un solo lato della testa, si concentra in modo particolare attorno all'occhio, è di breve durata (da 30 minuti a 2 ore) e ricompare più volte durante il giorno. E' molto intenso, pulsante e può irradiarsi alla mandibola e alle gengive. Il mal di testa può essere accompagnato da gonfiore nell'area attorno all'occhio, lacrimazione e scolo nasale dalla narice del lato colpito. La pupilla è contratta e l'occhio fortemente arrossato. A differenza dell'emicrania, la cefalea a grappolo è più frequente negli uomini che nelle donne e interessa solitamente fasce d'età più avanzate. L'intensità del dolore gli ha giustamente attribuito il soprannome di "cefalea da suicidio"!
I meccanismi dell'emicrania
Anche se non se ne conoscono le cause, il meccanismo più frequente che scatena la crisi, è la variazione del calibro dei vasi del cranici. C'è quello che viene definito il "meccanismo a due tempi": nel primo tempo si determina una contrazione delle pareti vasali del cranio; nel secondo tempo c'è la loro dilatazione, con liberazione di sostanze che scatenano, a loro volta, la crisi. Questo è il meccanismo più "accreditato", tuttavia non si conosce attualmente quali siano le cause che lo determinano. Per queste ragioni si parla di "cefalee primarie", un tempo chiamate "cefalee essenziali", tutti termini che vogliono dire: cefalee senza causa conosciuta! Ed è per questa ragione che tutti i farmaci (e ce ne sono molti tra vecchi e nuovi) agiscono soltanto sul sintomo: tolgono il dolore ma non ne evitano l'insorgenza!
L'emicrania in agopuntura
La nostra esperienza clinica ci permette di affermare che oltre l'80% delle cefalee (con o senza aura), rispondono positivamente ai trattamenti con l'agopuntura.
Che cosa intendiamo per "positivamente" ?
- Cefalee che si protraggono da oltre 20 anni, con crisi settimanali (o anche con due crisi la settimana) si riducono drasticamente a 5-6 crisi l'anno;
- le forme meno gravi tendono a scomparire, presentandosi solo occasionalmente e con intensità molto ridotta;
- le emicranie giovanili scompaiono per non riapparire in età adulta se non in maniera sporadica;
- le cefalee a "grappolo" sono recettive al trattamento e, nella nostra casistica, ci sono molte persone che non accusano da oltre 10 anni alcun ritorno delle crisi,
- le cefalee "a fondo continuo" sono più difficili da trattare. Si tratta quelle forme dove esiste uno stato continuo di dolore (non forte), sul quale si innescano spesso crisi acute di cefalea. In altri termini, tra una crisi e l'altra non si ha mai la sensazione di "testa libera". In questi casi otteniamo risultati positivi intorno al 60%.
- in quasi tutte le forme trattate, anche in quel 20% che non ha dato risposte soddisfacenti, si osserva una maggiore sensibilità ai farmaci anti emicranici. Ovvero molte volte le cefalee che non scomparivano dopo la somministrazione di farmaci, diventano più recettive agli stessi rimedi. Perché funziona l'agopuntura?
E' quì che si separano le strade tra l'approccio medico tradizionale e quello utilizzato in agopuntura.
La medicina tradizionale vede l'emicrania come una patologia che interessa "la testa" e tutte le sue teorie e ricerche vertono in questa direzione. La conseguenza é che fino ad oggi si sono messi a punto tutta una serie di farmaci, in grado soltanto di placare il dolore ma non di impedirne l'insorgenza. Per questa ragione si parla di cefalea "essenziale" o "primaria".
L' agopuntura considera invece l'emicrania come la conseguenza di squilibri energetici e fisiologici "generali". Il dolore cefalico diviene quindi, l'ultimo anello di una catena di eventi che lo precedono e lo determinano.
Di fronte ad una persona che soffre di mal di testa, occorre ricercare tutte le patologie organiche che possono nascondersi e quindi escludere una "cefalea secondaria". Una volta stabilito che non si tratta di cefalea secondaria bisogna individuare la causa determinante.
In agopuntura esistono 5 squilibri energetici principali, in grado di giustificare una cefalea, con almeno 25 possibilità combinazioni diverse tali che, due individui con lo stesso tipo di dolore, possono avere due cause completamente diverse.
Non è il caso di addentrarci in questo ambito specialistico, ciò che invece vogliamo sottolineare é quanto segue:
1- la cefalea è un sintomo e due sintomi identici non vogliono dire che la "causa" sia sempre la stessa;
2- è di fondamentale importanza la "prima visita" che deve essere particolarmente accurata, al fine di individuare il "programma terapeutico" più adatto al singolo individuo;
3- se individuiamo lo squilibrio "esatto" allora la cefalea scompare e questo significa una cosa molto importante: la cefalea che prima era considerata come "primaria" o "essenziale" dalla medicina ufficiale, adesso si identifica con un modello fisio-patologico preciso: ne abbiamo identificata la causa!
4- lo scopo dell'agopuntura in questa patologia è quello di "scoprire la causa", trasformando la cefalea da "primaria" a "cefalea con causa identificata";
5- l'agopuntura non ha un effetto "anti-dolore" come i farmaci ma "impedisce che la crisi si ripresenti". Tanto è vero che, se il giorno previsto per la terapia il paziente dovesse avere la crisi, gli consigliamo di rimanere a casa e di tornare da noi dopo che l'emicrania sarà passata;
6- in quest'ultimo caso non c'é nessun problema ad utilizzare i farmaci per lenire il dolore, anzi è consigliabile!
7- se non riusciamo ad identificare la causa, la cefalea resterà "primaria" e le possibilità di risolverla saranno nulle, come in quel 20% dei casi che non rispondono ai trattamenti.
Uno dei primi segni che testimoniano l'inizio del miglioramento è quando il paziente ci riferisce di aver avvertito più volte l'inizio dell'emicrania: "dottore in genere dopo pochi minuti mi si sarebbe scatenata la crisi però stranamente il dolore non è esploso ed è scomparso..."
Questo significa che l'organismo già possiede dei meccanismi di "auto difesa", indotti dal trattamento.
Nei casi di cefalea "a grappolo" l'Agopuntura riesce ad arrestare le crisi nel giro di poche sedute e, soprattutto, a rallentare le recidive. La quasi totalità delle persone trattate si è mostrata molto recettiva ai trattamenti.
Quante sedute e con quale frequenza
In media servono 6-8 sedute con frequenza settimanale.
Il risultato è definitivo o bisogna ripetere i trattamenti?
Nei primi tempi può esserci una tendenza al ritorno del dolore ma non sempre. Il consiglio che diamo ai nostri pazienti è quello di tornare non appena notano che le crisi ridiventano più frequenti o più intense: non fate trascorrere troppo tempo! E' infatti sufficiente una sola seduta per ristabilire l'equilibrio ottenuto con i trattamenti precedenti!
In genere sono sufficienti 2-4 sedute l'anno di richiamo. Non solo, ma in questa maniera e con il tempo, si ottiene una maggiore "stabilità", senza più bisogno di intervenire con l'agopuntura. SE L'EMICRANIA E' MESTRUALE.
La nostra esperienza ci mostra che l'emicrania mestruale, detta anche "catameniale" è meno frequente rispetto a quanto si pensi. Ci spieghiamo meglio. Quasi tutte le donne che soffrono di emicrania accusano anche una crisi in corrispondenza delle mestruazioni (subito prima o durante). Tuttavia si tratta sempre di emicranie comuni. Abbiamo visto come ogni cambiamento dello stile di vita possa essere in grado di scatenare l'emicrania. Il passaggio tra la fase "progestinica" e quella "estrogenica" che avviene con la mestruazione, è niente altro che un "cambiamento" di equilibrio ormonale. Questo cambiamento, al pari degli altri già descritti, favorisce l'insorgenza della crisi.
La vera emicrania catameniale è invece più rara, essa si manifesta solo in corrispondenza del flusso (o più raramente con l'ovulazione), scompare durante la gravidanza e con la menopausa. Si tratta di uno squilibrio tra i due ormoni femminili: estrogeni e progesterone, anche se i sintomi sono identici alle altre forme di emicrania.
L'agopuntura in questi casi ha effetti spettacolari, riuscendo, nella stragrande maggioranza dei casi, ad eliminare definitivamente il problema. E' sufficiente effettuare una seduta al mese, nella settimana che precede il flusso (mai durante il flusso). Servono in genere 3-4 applicazioni, ovvero 3-4 mesi di trattamento.
LA CEFALEA DA TENSIONE
Che cos'è
La cefalea tensiva è la forma più diffusa di mal di testa.
È dovuta alla contrazione dei muscoli del cranio e del collo e si manifesta come una morsa che stringe la testa a casco; è il famoso "cerchio alla testa".
Può essere sporadica o cronica. Nel primo caso gli attacchi ricorrono per meno di quindici giorni al mese.
Nel secondo caso il dolore è presente, complessivamente, per almeno sei mesi all'anno. In questa categoria rientrano molte delle cosiddette forme da artrosi cervicale.
La diagnosi di cefalea di tipo tensivo richiede che siano presenti almeno 2 delle seguenti caratteristiche:
- dolore di tipo compressivo-a morsa, ma non pulsante;
- dolore di lieve o di media intensità che non impedisce la normale attività quotidiana;
- dolore con sede bilaterale;
- dolore non aggravato da attività fisica;
- possibilita’ di nausea, ma non di vomito;
- assenta di foto e fonofobia, o eventualmente una delle due, ma non entrambi.
L'agopuntura ha effetti immediati, sin dopo la prima seduta, purché venga trattata la causa del problema!
Non si otterrà alcun giovamento dall'agopuntura e neppure dalla fisioterapia o dai farmaci antinfiammatori, se confondiamo la cefalea tensiva per "emicrania" perché il dolore non è dato dagli stessi meccanismi.
Un semplice ma efficace massaggio...
su questo punto, chiamato Hegu (di entrambi le mani), per 10-15 minuti, con pressione energica, si può alleviare sensibilmente la sensazione di morsa e di pesantezza alla testa evitando, magari, di assumere farmaci.
Provateci!
In altri termini, se viene da noi una persona con cefalea di tipo tensivo, il risultato sarà nullo, anche dopo 5-6 applicazioni, se non interveniamo sull' l'ansia che è alla base del disturbo!
Invece con un trattamento ben fatto otteniamo, non solo la scomparsa del dolore in poche sedute (3-5) ma anche, e soprattutto, una sensazione di benessere generale, derivante da una diminuzione dello stato d'ansia e di tensione psichica.
Non di rado l'emicrania e la cefalea tensiva sono presenti nello stesso individuo. Chi è affetto da entrambi le forme sa distinguerle molto bene e ci descrive due cefalee:
a) quella "più sopportabile", che si presenta come "pesantezza" o "cerchio alla testa" ovvero la cefalea tensiva;
b) quella "micidiale", dove la testa pulsa, c'é nausea o anche vomito: è l'emicrania vera.
In questi casi noi preferiamo trattare le due forme separatamente, effettuando prima un ciclo di sedute per la cefalea tensiva, poi uno per l'emicrania o viceversa, dando la precedenza alla cefalea che si presenta più di frequente.